chi sarà sempre cosi ferocemente intestardito al punto di pestar se stesso?

giovedì

come l'acqua per il cioccolato

boccheggio una sigaretta con la gola impregnata d'acido e osservo fuori dalla fnestra con occhi ancora impegnati a bagnare,destinazione incerta e mi sento sospesa tra occhi che mi sfuggono e parole che rimangono troppo lì e non sanno scivolare giù. ritorno sempre impassibile dopo essermi svuotata e non capisco perchè a così tante prime volte non ne corrisponda almeno un'ultima.
cerco aiuto tra gli sguardi che incrocio e poi mi pento appena ottengo solo un minimo di comprensione,sono gelosa del mio dolore della mia ossessione della ricerca di una perfezione che non otterrò mai. sonnecchio ad occhi aperti per trovare un po' di tranquillità e sorseggio un caffè amaro,amarissimo per lasciarmi bruciare uno stomaco già corroso di suo. amo gli eccessi e l'odore di marijuana mischiato a jack daniels che mi dà alla testa,pantaloni anni 60 e te che,incapace,muovi le corde di una chitarra scordatissima,le mie gauloises blu e un accendino che perdo sempre,come la tua voglia di me. mi nascondo sempre dietro una parola di conforto,solo una,mai due,perchè guai a parlare troppo rischierei di svelare l'inspiegabile. allora provo a rileggere anche solo i miei pensieri e capisco che sono meravigliosamente incomprensibile e vuota da morire

3 commenti:

  1. di chi è la canzone di sottofondo?

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  2. è una riproduzione casuale, non so dirti con precisione quale sia il titolo proprio di quella che hai ascoltato,comunque credo heroin-velvet undeground

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  3. fluttuo anche io nel tuo mondo.
    xoxo

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