chi sarà sempre cosi ferocemente intestardito al punto di pestar se stesso?

domenica

copro il mio corpo. sento d'aumentare eppure "sei davvero dimagrita,lo penso davvero,non mento"
non mento? e se mentissi io? quanta voglia ho di abbattere le mie illusioni,perché lo ammetto sentirmi grassa è un'illusione,altrettanta passione ci metto nel recitare questa parte che non mi va di cedere. sfida?obiettivo?distruzione?cazzata?complesso?ossessione?esasperazione?ossa?vomito?impulsività?disequilibrio?eccesso?difetto...
difetto,un unico grande imperdonabile difetto: quello di non andarmi bene così,adesso,oggi,ieri,dieci chili fa,domani,altri cinque chili in meno...
"in questo mondo di immagini da noi stesso creato, inventiamo noi stessi come unità, come ciò che rimane costante nel cambiamento" 
sapete dirmi cosa ci resta?

mercoledì

il mio stomaco vibra


trascorriamo,ci sfumiamo nascosti dietro risposte inutili,futili realtà,dolci promesse. e il tempo va. viviamo senza meta,senza futuro,un paio di sogni fra le dita,occhi arcobaleno,mani abituate a gesti di cui non vogliamo,non sappiamo fare a meno. passiamo,passeggiamo,bruciando tappe e mai di corsa,mai troppo lenti,mai inosservati. sguardi penetranti vite incomprensibili,le nostre. sempre (im)perfetti sfioriamo vecchi ricordi,ci inghiottiamo assaporando antiche e sempre nuove sostante.
ci crediamo davvero a questa vita? non riusciamo mai ad apprezzare e non sappiamo mai cosa inventare- piovono dalle nostre teste pensieri fluttuanti,indefinibilmente indescrivibili. festeggiamo notti che non ricordiamo bevute e ballate con persone che non dimenticheremo mai-
in fondo
ci sono
adesso.
quaggiù intravedo la luce,è tempo di azzerare.priva di forza,finalmente stremata,dolore,torpore,anestesia.
poi mi risveglio,sono pronta.
con la determinazione che mi culla,mi protegge mi libera mi fa sentire vuota.

domenica

l’uomo è un animale sospeso fra ragnatele di significati che egli stesso ha tessuto

la felicità,il momento perfetto,l'ineffabilità di un'emozione,un equilibrio estremamente precario,dio la felicità,un brivido,la pelle d'oca,un attimo,le gote rosse le mani che tremano gli occhi che brillano,la felicità
ho bisogno di sentirvi,sulla pelle sulle emozioni sul dolore sui silenzi,ho bisogno che ascoltiate i miei silenzi,ho bisogno che ascoltiate,esplodo in un attimo,corro,sudo,piango,occhi che brillano,mani che tremano gote rosse voce che manca,la felicità
fin ora sono stata io a condurre la mia vita,mi spezzo
mi divoro
mi affido a me a me sola alle mie splendide capacità autodistruttive
da ora ho bisogno che siate voi
voi a spezzarmi
a divorarmi
ad assaporarmi
a capirmi
a sollevarmi
e a riflettermi nella luce migliore,un fascio di luce e ancora un momento,la perfezione,l'inadeguatezza che sparisce per un attimo,le gote rosse gli occhi lucidi mani gambe che tremano,testa che scoppia,la felicità

(scritto delle 02:14 del 20.11.11,
alle 23.11,ritorno ad essere io la conduttrice di un bastardissimo spettacolo)

mercoledì

mi ridussi all'ombra di me stesso per saziarmi

the caldo arancia e cannella a ricordarmi quanto siano ineffabili le mie sensazioni. domani è il mio compleanno,un anno in più,mi regalerò un chilo in meno,lo giuro. possa cadere il mondo è vivere che voglio,così,privazioni che non avranno mai mai mai un'ipotetica fine. the caldo arancia e cannella a ricordarmi quanto sia dolce e pungente l'amore che vorrei dare,l'amore che do,che vorrei ricevere,che non ricevo non come vorrei. sforzatevi ad amarmi poco più,almeno domani,almeno domani fatemi sentire come voglio,ditemelo urlatemelo "puoi essere splendidamente leggera,ce la puoi fare"  adesso però prego voi,scandite bene queste parole:"posso essere squisitamente leggera", ripetetelo ad alta voce e poi credeteci,credeteci fino all'osso più nascosto,fino in fondo alle vostre gelide dita,credeteci in ogni singolo brivido in ogni singolo attimo in ogni sordido battito del vostro stomaco che vorreste interrompere. credeteci davvero,siete tutto ciò che avete. il fondo di una tazza da the,arancia e cannella a ricordarmi la mia ipocrisia e in mano una mela per detestarmi. sempre più

rimpiangerai soltanto di non essere stato l'amante di te stesso

sorseggio te alla vaniglia
alla cannella
all'arancia
qualcosa che dia sapore alla mia vita
alle mie visioni
alle mie idee
qualcosa che mi faccia defluire e riscaldare
che mi sazi e mi tenga compagnia
frammenti di film degli anni '50 immersi (o sommersi?) in aloni di fumo coppe di champagne e sonorità jazz.
tre manciate di cereali e ho la forza di concludere il principio di un'abbuffata,oh le mie abbuffate,sarà una settimana che non vomito per aver ingurgitato in un pasto più di 250 calorie,sarà una settimana che esagero e che cene da 300 calorie e pranzi da 50 sono iniziate da ieri,non ho voglia di spogliarmi per pesarmi.
vorrei sentirmi più leggera,è che ho un macigno sull'anima 
vorrei vorrei vorrei...
ecco adesso vorrei una sigaretta

lunedì

is that alright?

"sia la tua bellezza perfetta quanto la tua infelicità."
cedo
cado
calo
cielo
sempre più giù
mi annullo,"riposare nella perfezione è il sogno di chi s’affatica per giungere all’eccellenza; e il nulla non è forse  una forma della perfezione?"
mi annullo e non vi sento più. non mi trasmettete più la vostra felice o infelice esistenza,non mi trasmetto più e poco m'importa.

mercoledì

NON HO PIU' VOGLIA DI ME


poteva essere la giornata meno calorica delle ultime tre,la meno imbarazzante,la meno odiata,la meglio trascorsa
e all'ultimo ho mandato tutto a puttane,tutto a puttane,tutto a puttane tutto tutto
ho voglia di sigarette e di te che stamattina mi hai regalato un pacchetto di diana "perchè hey,sei troppo nervosa da un po' a questa parte,ma almeno queste non sono troppo pesanti e non ti fanno poi così male", diavolo quanto sei apprezzabile amabile adorabile,desidero coprirmi fino all'ultimo capello e scomparire tra le tue braccia calde e forti e accoglienti,desidero e non ottengo mai questo mucchio d'ossa.mi è cresciuta un'imbarazzate peluria come altrettanto imbarazzante è il mio stomaco durante le lezioni, altrettanto imbarazzante ciò che penso ciò di cui sono ossessionata ciò che mi riduce a impalpabile essenza,futile esistenza,intoccabile e fin troppo mutevole e attaccabile presenza.
non ho più nulla da nascondermi,ciò che voglio è averti con me per paura di perdermi,voglio vedere le tue emozioni,le tue sensazioni smosse e turbate agitarsi per una me che non esisterà più...
ricomincio da qui,un macigno di emozioni e grasso da polverizzare,è che non mi sopporto più,non mi sento più,
"ho una fame chiara, violenta, una voglia di amore sugli occhi. tutti noi siamo violenti perché siamo incatenati." a. merini

martedì

perché ho fatto di obiettivi la mia unica vita?

compari dopo tre mesi abbondante come non mai,doloroso come non mai,e ciò che mi fa più rabbia è che dipendi da me,solo da me,da me e dalle mie voglie,da me e dai miei ormoni,da me e dal mio autocontrollo,da me e dalle mie decisioni,dai miei sbagli,dalle mie punizioni,da me,me e basta,nessun altra forza superiore nè destino nè fato nè quel dio con cui vi divertite tanto sperare e illudervi e crearvi un mondo a parte fragile,fragilissimo sì ma mai quanto me
mi è ritornato il ciclo,mi sento più di quel che sono e ancora e ancora di più.è incomprensibile ed inspiegabile,sono stanca,
"cazzo sei fantastica,sei fantastica sei stupenda milla",perchè me lo ricordi soltanto quando siamo fatti e sbronzi da morire?io voglio sentirtelo dire sempre,sempre sempre e non posso e non lo capisci non lo capiamo che abbiamo solo da stare insieme,soltanto scambiarci emozioni sudore e pelle
e voi non capirete me perchè non mi capirei neanche io se solo dovessi leggermi,sono priva di capacità di comprensione,forse addirittura priva di capacità e basta
e pensare che fino a poco tempo fa almeno a compatirmi,a distruggermi e a scomparire faticare e mentire ero brava

chiedo scusa per i post insignificanti incomprensibili e noiosi degli ultimi tempi,non posso piacere a tutti,ma dio come mi basterebbe piacere a me stessa.cado in banalità sproporzionate,assurde,odiose
non so più come guardarmi,da quale prospettiva,con quali occhi,con che coraggio,non so più di nulla se non di litri di caffè e nebbie di fumo che mi porteranno via da qui,via da me
buona serata