chi sarà sempre cosi ferocemente intestardito al punto di pestar se stesso?

venerdì

in war

torno nella mia città dopo quaranta giorni d'assenza
torno nella mia città dopo quaranta giorni di casini,torno con quattro chili in meno e quattro cicatrici in più,torno nel mio caos personale e sono la persona più tranquilla del cosmo
torno nella mia città e mi accorgo con stupore che amo respirare il cielo opaco di Torino,adoro tornare a vivere nella mia dimensione...
torno nella mia città che mi fa quest'effetto,dovrei stare via più spesso penso,e mi sento un po' bambina
torno a vivere di giorno e a restare a bocca aperta di notte,torno nella mia città e finalmente torno in me. sono sempre più motivata a perder peso ma soprattutto a perdermi nei fiumi della mia testa che scorrono a velocità supersoniche e che sebbene io voglia utilizzare parole per renderli calmi e piatti mi incasino ancor di più. scrivendo scopro pensieri che non sono io a voler concepire,ma adesso sono in pace con tutto e tutti e la pizza di stasera non mi cambierà l'umore,non oggi,non questa volta,non tornata nella mia città dopo quaranta giorni d'assenza.

buona notte,con tutta la pace che si può avere guardando la luna e le stelle riflesse nel cielo di Torino

2 commenti:

  1. Tornare a casa -ovunque essa sia- è come immergere la testa nell'acqua e ritrovare il silenzio e la pace che dal di fuori non pareva esserci.

    Leggi Pessoa?

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  2. Che belle parole. Sei calma ma allo stesso tempo turbata.
    Attenta finirai per farti male, forse questo lo sai già.
    Good luck.

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