chi sarà sempre cosi ferocemente intestardito al punto di pestar se stesso?

domenica

come me

"perché sei esaurita, tra parentesi? voglio dire, se riesci a farti venire un collasso con tutte le tue forze, perché non puoi usare quella stessa energia per star bene e darti da fare?"

"una delle cose che ho capito di recente è che sopravvaluto la mia capacità di reggere l’alcool. e anche il dolore, l’amore, la nostalgia, le punizioni che mi autoinfliggo, le interpretazioni truccate delle cose che mi accadono e di cui mi sforzo di convincermi, l’autocritica e l’eterocritica"
sempre più capace di amare
sempre meno capace di assottigliarmi
ma a cosa mi serve amare gli altri 
se non credo che gli altri possano amare
una 
come
me.

3 commenti:

  1. Anch'io non capisco come si possa amare una come me. Io non ce la farei. Ti sono vicina, un abbraccio.

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  2. Il discorso è complicato, kafkiano direi. Io penso che prima di amare gli altri bisogna amare sé stessi. Il che è piuttosto difficile, se si considera che lo stesso amore per stessi è mutuato da quello degli altri. Quindi non c'è scampo, siamo fregate. Che fregatura.




    Baci.

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  3. Senbrano parole uscite dalla mia testa.

    So che vuol dire.
    Ti abbraccio.

    Ef.

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